Col passare del tempo, è evidente quanto il mercato immobiliare si stia evolvendo e stia facendo passi da gigante. Il sistema creditizio è sempre più complesso e vendere un immobile ormai sembra essere un'impresa.
Per questo, nell'ultimo periodo, molte persone stanno optando per la vendita in nuda proprietà, una modalità di compravendita che consente di cedere la proprietà di un immobile, nonostante non sia immediatamente disponibile.
Sei anche tu tra coloro che si stanno indirizzando verso questa opzione ma che hanno bisogno di maggiori chiarimenti sul suo funzionamento? Analizziamo insieme le caratteristiche della vendita in nuda proprietà, esaminando nel dettaglio il suo significato e le metodologie per applicarla.
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Innanzitutto, è opportuno definire meglio il concetto di vendita in nuda proprietà: essa non è altro che una vera e propria compravendita che include l'acquisto di un immobile ma che esclude il diritto del suo usufrutto.
Qual è l'obiettivo principale di tale tipologia di vendita? Principalmente quello di ottenere una certa liquidità a stretto giro. Per questo, essa viene adoperata spesso da persone anziane che, vendendo la proprietà dell'immobile e ricavandone il giusto guadagno, riescono a fornire supporto ai figli nell'avvio di un'attività, piuttosto che nell'acquisto di una casa, senza rinunciare al possesso della propria abitazione.
A livello giuridico, nonostante nella maggioranza dei casi l'acquisto di una proprietà vada di pari passo con il diritto di usufrutto, nel caso della vendita in nuda proprietà colui che ha venduto la propria abitazione detiene ancora il potere di continuare a viverci per il lasso di tempo stabilito nell'atto.
Non solo, egli continua a godere dell'erogazione dei proventi senza però trasferirne il possesso, diritto ad appannaggio del proprietario effettivo dell'immobile.
Dopo aver precisato il reale significato della vendita in nuda proprietà, è opportuno chiarire il suo funzionamento di base.
Un vincolo importante che la regola riguarda l'eventuale morte dell'usufruttuario, avvenimento che blocca del tutto l'usufrutto stesso. Nel caso in cui non sia coinvolta una persona fisica ma una giuridica, la soglia massima del periodo di usufrutto è di 30 anni, clausola fondamentale che va inserita nell'atto di compravendita.
Resta possibile, però, la condivisione dell'immobile tra più usufruttuari purché la clausola succitata venga accettata e rispettata.
Non appena l'ultimo usufruttuario smette di utilizzare l'immobile per cause di forza maggiore, il legittimo proprietario della casa può finalmente prenderne possesso.
Come avrai dedotto anche tu, il più grande vantaggio legato derivante dalla vendita in nuda proprietà è quello di contare su un prezzo ribassato per l'acquisto di un immobile data la separazione del diritto di usufrutto dalla compravendita vera e propria.
L'atto di vendita in nuda proprietà, tuttavia, può integrare due clausole ben precise: la riserva di usufrutto e la riserva di abitazione. Nel primo caso, il possesso dell'immobile e il suo profitto sono garantiti, mentre nella seconda casisitica il venditore può decidere di continuare a vivere nella casa per tutta la durata del periodo stipulato nel contratto.
Sicuramente, avrai capito che la vendita in nuda proprietà di un immobile è una procedura che richiede lo svolgimento di specifiche pratiche burocratiche.
Pertanto, è sempre opportuno ricorrere all'aiuto di un intermediario che supporti il venditore nella gestione delle componenti giuridico-amministrative e nella redazione dei necessari documenti aventi valore legale; in questo, un'agenzia immobiliare seria e qualificata potrebbe fornirti l'aiuto di cui avresti bisogno per svolgere tutte queste procedure tecniche.
In che modo si stabilisce il prezzo di vendita?
È importante che tu sappia che è necessaria una perizia dell'immobile che esaminerà le condizioni della proprietà confrontandole con due parametri fondamentali: il suo valore reale e l'età dell'usufruttuario.
Più esso sarà in là con l'età, maggiori saranno il prezzo di vendita della casa e la tassazione che regolerà la compravendita vera e propria; ciò è dovuto alla logica e alta possibilità del nuovo proprietario dell'immobile di appropriarsi anche del suo usufrutto visto l'avanzare dell'età dell'usufruttuario.
Pertanto, sarebbe un'opzione saggia e ottimale quella di rivolgersi ad un'agenzia immobiliare che gestisca tutta la procedura; tuttavia, nel caso in cui tu decida di svolgerla in totale autonomia, è bene che tu sappia che è comunque necessaria la presenza di un notaio che vada a stipulare giuridicamente l'atto di compravendita, dato che è la sola figura professionale avente il diritto di validare l'accordo, il quale esclude totalmente eventuali conferme private.
In linea generale, la vendita in nuda proprietà rimane un' opzione più che valida per comprare un immobile ad un prezzo più basso e per vendere una proprietà a delle condizioni assolutamente vantaggiose.
Fonti: immobliare.it, wikicasa.it