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Certificazioni obbligatorie per vendere casa: quali sono?


Vendere o comprare un immobile comporta la sottoscrizione di un atto di compravendita. Esso non può andare a buon fine se mancano i documenti e le certificazioni obbligatorie per vendere casa, controllate dal notaio in sede di stipula.
Per evitare di perdere una buona occasione è meglio contattare a un professionista del settore, che saprà indicare e reperire la documentazione.
In questo articolo vedremo quali sono le carte che dovremo esibire durante l'iter di vendita e quali caratteristiche devono possedere per essere definite a norma di legge.

Certificazione di conformità degli impianti

Quando si acquista un immobile è necessario conoscere il suo stato di conservazione, anche per quanto riguarda gli impianti.
Un professionista del settore provvederà a sottoscrivere il certificato di conformità degli impianti - al fine di vendere casa - riportando dati essenziali e una relazione che indichi lo stato di fatto.
L'acquirente deve ricevere poi l'apposito libretto della caldaia, il quale riporti i controlli eseguiti nel tempo nel rispetto della legislazione vigente.

Certificazioni obbligatorie per vendere casa: essenziale l'APE

A ogni abitazione viene assegnata una classe energetica che indica quanto l'ambiente sia funzionale in termini di efficienza termica e capacità di trattenere calore e fresco.
Le classi variano dalla A alla G: le possiamo trovare all'interno di un documento valido per 10 anni, che viene denominato attestato di prestazione energetica. Essa è, tra le certificazioni obbligatorie per vendere casa, una delle più importanti.
I parametri considerati per la classificazione sono l'efficienza energetica, il posizionamento della casa e la presenza di impianti funzionanti.

Destinazione urbanistica

Tutti gli immobili censiti al catasto hanno una destinazione urbanistica, cioè un codice che identifica la loro tipologia.
Questo è riportato all'interno di un documento chiamato certificato di destinazione urbanistica, il quale riposrta l'indice di fabbricabilità e i dati catastali. Stiamo parlando dell'identificativo dell'immobile, suddiviso in foglio, particella e subalterno, che non può essere mai uguale a quello di un altro.
Parliamo di un documento obbligatorio solo per i fabbricati con una superficie che supera i 5000 mq, quindi non indispensabile per tutte le tipologie di immobili.

Certificato di agibilità o abitabilità

Il certificato di agibilità o abitabilità è un documento essenziale per vendere casa. Esso può provenire dal passato ed essere stato prodotto in sede di realizzazione dell'immobile, oppure essere di nuova redazione. Il documento è utile per la costruzione ex novo del fabbricato o per interventi di ristrutturazione che hanno dato vita a una diversa planimetria.
Sarà il notaio stesso a inserire i suoi dati identificativi all'interno dell'atto e non sarà possibile stipulare in sua assenza.
Se redatto molti decenni indietro, spesso questo è il documento più difficile da reperire e richiede una ricerca accurata presso gli organi competenti, nel caso in cui sia necessaria una sanatoria.

Certificazioni obbligatorie per vendere casa: L'atto di provenienza

Ecco un' altra delle certificazioni obbligatorie per vendere casa. Quando si acquista un immobile è necessario che ne venga ricostruita in tutto o in parte la storia precedente, riportandola all'interno dell'atto di acquisto.
Pertanto, non esiste alcuna compravendita senza che venga individuato un atto di provenienza.
Solitamente è sufficiente produrre solo l'ultimo passaggio e non tutti quelli che sono avvenuti precedentemente. Costituiscono atto di provenienza anche le scritture private che sono state sottoscritte da entrambe le parti o le sentenze del tribunale in caso di immobile soggetto a contenziosi.


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Regolamento di condominio dello stabile

Prima di entrare in possesso di un immobile l'acquirente deve prendere visione e accettare il regolamento di condominio che il venditore ha sottoscritto, impegnandosi a rispettarne tutte le regole di buona convivenza.
In questo modo può subentrare anche nella ripartizione delle spese condominiali, in base ai millesimi assegnati all'alloggio e a patto che tutte quelle precedenti all'acquisto rimangano di competenza del cedente o siano state già saldate.
Alcuni immobili presentano delle regole ben precise, sia nel rispetto della facciata sia nella destinazione d'uso, che non può essere mutata nel tempo.
Qualora fosse necessario apportare delle modifiche, è bene appurare che non siano presenti vincoli in tal senso.

Visura e planimetria

Impossibile stipulare un qualsiasi atto di compravendita se non vengono prodotte visura e planimetria catastale.
La prima è una sorta di documento d'identità della casa, che riporta i dati catastali, l'inquadramento urbano, la rendita catastale e talvolta anche la superficie e la consistenza.
La planimetria, invece, consente di visualizzare lo stato attuale dell'immobile e verificare che corrisponda realmente alla suddivisione interna.
Qualsiasi difformità deve essere sanata e corretta prima della vendita.

Certificazioni obbligatorie per vendere casa: visura camerale dell'intermediario

Ecco l' ultima delle certificazioni obbligatorie per vendere casa. Quando si opera per mezzo di una qualsiasi agenzia immobiliare, è necessario che questa sia definita e citata all'interno dell'atto con tutti i suoi estremi, che si possono dedurre da un'aggiornata visura camerale.
Il notaio prenderà quindi nota dell'intermediario scelto e annoterà eventuali pagamenti che devono essere saldati da entrambe le parti o solo da una di esse, prima o dopo che sia avvenuta la transazione.

Fonti: ilsole24ore, immobiliare.it

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