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Classificazione classe energetica di un immobile

Da circa vent’anni possedere una certificazione energetica per la propria abitazione è diventato obbligatorio e risulta essere indispensabile in molteplici eventualità. 

Ma qual è l’esatta classificazione della classe energetica di un immobile? Al momento, per l’identificazione delle varie classi energetiche, viene utilizzata nel nostro paese una scala di 10 valori, i quali estremi sono “A4” (la classe energetica più efficiente) e “G” (quella meno performante). 

Analizziamo di seguito, in questo breve ma utile articolo, tutti i dettagli inerenti a ciascun indicatore di efficienza, atti a comprendere quale possa essere la classificazione della classe energetica di casa nostra. 

Le classi energetiche in italia

La classificazione della classe energetica di un immobile è essenzialmente la medesima in tutte le regioni d’Italia, dato che la misurazione dell'efficienza dipende da sistemi operativi specifici, utilizzati da personale esperto del settore. Per la registrazione del certificato, le uniche differenze sono riscontrabili a livello regionale, dato che esistono all’interno del software portali differenti per ciascun territorio. Facendo qualche esempio, in Toscana è utilizzato il portale SIERT, in Emilia Romagna il SACE, in lombardia il CENED e così via. Nella regione Lazio, invece, è necessario inviare una richiesta specifica via PEC da parte dell’addetto direttamente al Genio Civile regionale (organismo civile formato da ingegneri e tecnici che hanno il compito di progettare e collaudare costruzioni d’interesse pubblico). 

Classificazione classe energetica: la classe A4

Nell’ambito della classificazione della classe energetica di un immobile, la classe A4 fa parte della prima gamma degli indicatori disponibili, ovvero la più efficiente e sostenibile, rappresentata dalle classi  A1, A2, A3, A4.

Le soluzioni immobiliari in classe A4 sono le più performanti e sono costruite con materiali di pregio che riescono ad assicurare un’eccellente coibentazione; in aggiunta, gli impianti sono caratterizzati da un alto livello di efficienza e garantiscono alti standard di benessere, oltre che ad un notevole risparmio in bolletta. Il consumo medio di questa classe energetica corrisponde ad un valore minore o uguale a 0,40 EPgl (l’unità di misura che rappresenta l’indice delle prestazioni energetiche). 

Classe energetica A3

Gli edifici con una classe energetica A3 offrono un elevato isolamento e riducono notevolmente le dispersioni di calore. Anche in questo caso gli impianti di raffreddamento e riscaldamento sono di alta qualità e tra i più efficienti. Il consumo è pari a questa media: maggiore di 0,40 EPgl e minore o uguale a 0,60 EPgl.

Classe energetica A2

In questo caso parliamo di strutture con una coibentazione elevata, le quali sfruttano, attraverso appositi impianti, le fonti di energia rinnovabili, come l’energia solare, eolica o geotermica. Il consumo è maggiore di 0,60 EPgl e minore o uguale a 0,80 EPgl

Classe energetica A1

Anche questa classe energetica garantisce ottime prestazioni e un livello di isolamento termico sopra la media, data l’eccellente qualità a livello di impiantistica, ma rappresenta la più “dispendiosa” tra le classi performanti, essendo caratterizzata da un consumo medio maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl.

Classificazione classe energetica: la classe B

Fanno parte di questa categoria tutte le soluzioni immobiliari dotate di una buona qualità termica, garantita da impianti di qualità e di recente costruzione. Il consumo medio è maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 EPgl e anche in questo caso il risparmio è garantito e, seppur con un’efficienza inferiore alle classi di cui sopra, i consumi rimangono contenuti per tutta la durata dell’anno.

Classe energetica C

La classe energetica C è considerata come il giusto parametro per identificare tutte le costruzioni che godono di un’efficienza di qualità media. In questo caso, l’ammontare delle spese andrà calcolato sulla base di un consumo medio maggiore di 1,20 EPgl e minore o uguale a 1,50 EPgl e, anche a causa di questo fattore, quando si possiede un immobile in classe C si è abbastanza propensi ad apportare alcune migliorie strutturali, nonostante il discreto o buon livello di isolamento. 

Classe energetica D

Gli immobili con classe energetica D, hanno un consumo maggiore di 1,50 EPgl e minore o uguale a 2,00 EPgl e necessitano di svariati interventi per fare in modo che la permanenza di persone possa essere caratterizzata da un maggiore comfort. In questo caso è consigliato aumentare la sostenibilità e risulta utile vagliare l’ipotesi di una possibile installazione di impianti di ultima generazione.

Classe energetica E 

Gli edifici con classe energetica E possiedono un’efficienza superiore alle costruzioni di classe inferiore F e G, che tra poco analizzeremo. Le abitazioni, in questo caso, sono tra quelle costruite nel ventennio compreso tra gli anni 70 e 90; l’efficienza media è maggiore di 2,00 EPgl e minore o uguale a 2,60 EPgl. Nonostante oggi anche questi impianti abbiano un impatto meno nocivo (frutto dell’abolizione degli impianti a gasolio e l’introduzione di quelli a metano), anche in questo caso è fortemente consigliato l’apporto di specifiche migliorie.

La classe F

In questo caso prendiamo in esame tutte le costruzioni relativamente obsolete, costruite tra i 40 e i 70 anni fa. Lo scarso livello di efficienza non garantisce il completo isolamento termico durante l’avanzare delle stagioni, anche per via della mediocre qualità degli infissi e degli impianti. Fortemente consigliato un intervento di ristrutturazione profondo, tanto da poter evitare di affrontare spese eccessive relative a consumi che in questo caso iniziano ad essere davvero elevati. La classe energetica F è etichettata con un indice di prestazione (EPgl, IPE) maggiore di 2,60 EPgl e minore o uguale a 3,50 EPgl.

Classificazione classe energetica: la classe G

Eccoci arrivati quasi alla fine di questa breve guida sulla classificazione della classe energetica di un immobile: parliamo ora dell’ultima classe rimanente, la classe energetica G, caratterizzata da un consumo maggiore di 3,50 EPgl.

Essa corrisponde alla categoria di efficienza più bassa in assoluto e potrebbe causare non pochi grattacapi a chi usufruisce di tali abitazioni, in quanto non è sempre garantito un livello di benessere generale adeguato e, parlando dei consumi, comporta le spese più ingenti in assoluto. Le bollette di un’immobile di in classe G, infatti, rispetto ad un’abitazione in classe A, possono contenere un importo che, in molti casi, può essere fino a quasi venti volte superiore.

Ecco perché, in tale circostanza, è essenziale intervenire al più presto ed aumentare l’abitabilità generale, contribuendo, quindi, anche ad impattare il meno possibile in maniera negativa sull’ambiente circostante. 

A tal proposito, lo stato si sta impegnando direttamente per fornire gli aiuti e i finanziamenti necessari alle famiglie che non disporrebbero della liquidità utile per iniziare i lavori di riqualificazione, grazie alla legge di bilancio promulgata nel 2021. 


Leggi anche:


Classificazione classe energetica di un immobile: conclusioni

Quanto è importante, quindi, ottenere la classificazione della classe energetica di un immobile? Da quanto scritto fino ad ora, abbiamo sicuramente ancora di più acquisito la certezza che entrare a conoscenza delle prestazioni di una nostra proprietà sia essenziale, soprattutto al giorno d’oggi. Per ricevere una semplice simulazione o la ricezione professionale di tale analisi, ci si può sempre rivolgere agli addetti del settore, i quali possono rilasciare uno specifico certificato energetico, ovvero l’APE.

Ottenere le giuste competenze di base in merito a tale tematica può aiutarci anche ad effettuare compravendite in maniera più razionale e consapevole, oltre che a soddisfare al meglio le nostre esigenze in un mondo in continua evoluzione. In ogni caso, per gestire al meglio queste evenienze, è sempre consigliato affidarsi a consulenti, esperti del settore immobiliare o agenti, come quelli di homstar.it

fonti: idealista, casa.it

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